Presentato il libro “Passeggiate nei dintorni di Modica”1882 di Pietro Lancetta e Carlo Stoppani docenti dell’Istituto tecnico “Archimede “ di Modica.
L’Archimede crocevia di cultura scientifica nazionale e locale, ma anche fertile spazio di contaminazioni sociali, culturali ed affettive
Con la presentazione del libro, Passeggiate nei dintorni di Modica di Carlo Stoppani e Pietro Lancetta ha preso avvio venerdì 14 settembre la Rassegna culturale 2012 “Arte e Cultura tra Museo & Territorio”di IngegniCulturaModica, ente gestore del Museo della Medicina "Tommaso Campailla".
Nella chiesa di San Paolo presente un pubblico interessato ai temi storici e culturali proveniente anche dai comuni limitrofi, con la partecipazione dell’assessore alla cultura del Comune di Modica Anna Maria Sammito, l’incontro culturale presieduto da Mario Incatasciato , presidente di IngegniCultura, alla presenza di Severino Cassone discendente per ramo femminile della famiglia Stoppani, è servito per ricostruire un pezzo della storia identitaria della città della Contea.
Ai saluti degli organi direttivi di IngegniCultura, ha fatto seguito la riflessione di Anna Maria Sammito che si è soffermata sul ruolo delle associazioni culturali in città e sulla sinergia positiva che viene a determinarsi dalla loro collaborazione con l’Ente pubblico . Gran parte delle proposte culturali che negli ultimi mesi hanno vista protagonista la città di Modica hanno avuto promotori le associazioni culturali, le forze imprenditoriali illuminate e sensibili ai temi culturali ed il sistema formativo rappresentato dagli istituti scolastici presenti nel territorio comunale.
Sul ruolo e la funzione della scuola , per il recupero di un’immagine, un po’ sbiadita della città di Modica negli ultimi anni ,si è intrattenuto Mario Incatasciato, già preside dell’Istituto Tecnico “Archimede”, di Modica .
Lo stesso prendendo spunto dall’opera “Passeggiate nei dintorni di Modica” scritta e pubblicata nel 1882, da due docenti dell’Istituto Tecnico Archimede, Carlo Stoppani, proveniente da Lecco e dal locale Pietro Lancetta, ha ricostruito con l’aiuto dei coniugi Cassone e con dovizie di particolari, un pezzo della storia identitaria e scolastica della città.
L’Itc “Archimede” istituito con Regio decreto del 1864 e dichiarato ufficialmente aperto nel 1867, è stato fortemente voluto dagli amministratori dell’epoca con in testa Carlo Papa, ispettore degli studi investito di poteri speciali dall’allora ministro della pubblica istruzione Francesco De Sanctis, da Pietro Scrofani, membro del governo provvisorio della Sicilia e dai buoni uffici del deputato locale Michele Tedeschi, per il rilancio dell’economia della Sicilia Sud orientale al fine di preparare professionisti ferrati nella cultura tecnica e scientifica, capaci di presiedere alla gestione della attività commerciali ed agrarie.
L’Archimede quale laboratorio della cultura scientifica dell’epoca intreccia la sua storia con quella della città di Modica, dall’Unità ad oggi e ne riassume gli orientamenti culturali e politici.
Nell’Istituto insegnarono docenti di fama europea che collaborarono al concretizzarsi della cultura scientifica italiana del secondo ottocento e del primo novecento. Fra questi da ricordare Serafino Amabile Guastella, Luigi della Fonte, Armando Perini, Paolo Revelli, Giovanni Grimaldi, Clemente Grimaldi e per quanto d’attualità in relazione al libro Carlo Stoppani e Aristide Raineri.
Stoppani e Raineri oltre ad essere due figure importanti nel panorama scientifico e culturale italiano scrivono di fatto una pagina indelebile , ricca di fermenti culturali nella storia della città di Modica.
Mario Incatasciato ne ricostruisce il profilo:
Carlo Stoppani, originario di Lecco autore del libro “Passeggiate nei dintorni di Modica”1882, viaggio naturalistico nei territori iblei, docente di scienze naturali, è fratello del più noto Pietro Stoppani autore de Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d'Italia 1876, un vero bestseller di quei tempi, tale che nel 1906 il titolo di questo libro venne usato per denominare e lanciare un nuovo formaggio, prodotto in Lombardia il Bel Paese,
Aristide Raineri nato a Brescia nel 1832 e morto a Modica nel 1914 iniziò gli studi con l’architetto Gaetano Chierici, milanese, e li proseguì poi all’Accademia di Brera di Milano. Coltivò il paesaggio con buone promesse. Insegnò a Modica nel glorioso Itc Archimede. Affrontò anche temi rustici e composizioni a soggetto e realizzò a Modica una residenza tipica del periodo risorgimentale la “casina”1889, sita nel quartiere Caitina ed oggi abitata dagli eredi.
L’Archimede , quindi, crocevia di cultura scientifica nazionale e locale, ma anche fertile spazio di contaminazioni sociali, culturali ed affettive.
Aristide Raineri sposa la sorella degli Stoppani Lucia(?), nasce Gisella Raineri intestatataria della villa della Caitina e dal matrimonio di quest’ultima con Vincenzo di Rosa, originario di Modica, trae origine per asse materno la discendenza della famiglia Cassone.
Angelo Cassone, noto orefice modicano, sposa Beatrice Di Rosa figlia di Gisella Raineri.
Il nipote di Angelo Cassone, Severino presente all’incontro ha ricostruito avvalendosi di foto e documenti d’epoca, per l’occasione messi all’attenzione dei presenti, la storia della famiglia Stoppani-Raineri rendendo plastiche e palpabili le emozioni e le sensazioni suscitate dalla lettura del libro “Passeggiate nei dintorni di Modica” . I preziosi scatti fotografici riportano agli occhi gli angoli suggestivi della città di Modica di fine ottocento, la ridente campagna modicana, le strutture abitative residenziali, le emergenze architettoniche , artistiche e naturalistiche di un comprensorio che prima ancora di essere Bene a riconoscimento Unesco riesce, senza grandi clamori, ad attrarre e ad ammaliare esponenti importanti del panorama scientifico e culturale italiano, provenienti da un nord più avanzato e progredito, al punto da spingerli a mettere su “casa” a Modica e a scommettersi professionalmente a vantaggio dei nostri territori.
Le passeggiate nei dintorni di Modica per gli autori del libro, nient’altro sono che “visite guidate”, “percorsi d’istruzione” all’insegna dell’”imparare facendo” , metodo da sempre evocato e quasi mai realizzato nelle scuole.
Oggi come ieri , ha concluso Mario Incatasciato, occorre che il sistema formativo si faccia interprete dei nuovi bisogni della società per concorrere ad un rilancio della locale economia, puntando su risorse umane capaci di capitalizzare ed attualizzare l’ingente patrimonio artistico, tecnico, culturale e scientifico di un territorio scelto , amato e promosso già in epoca post unitaria da “ambasciatori” , non modicani quali Stoppani e Raineri.