Presentato ieri alla Galleria d’arte moderna di Palermo il “Reil”, il registro delle eredità immateriali di interesse locale.
All’iniziativa hanno già aderito 130 comuni siciliani, un elenco che vuol dire anche turismo
Nel Libro dei Saperi quale eredità di interesse locale del territorio viene iscritta la “Scuola Medica Modicana-Le Botti di Tommaso Campailla” la cui candidatura è stata proposta e sostenuta dall’Associazione IngegniCulturaModica , organo di gestione dell’omonimo Museo”Tommaso Campailla”, ormai fruibile e visitabile dalla sua inaugurazione del 4 settembre scorso.
A ritirare l’ambito riconoscimento dalle mani del Sindaco della città di Modica Antonello Buscema, il presidente dell’associazione Mario Incatasciato.
A Modica, già fulcro della Scuola Medica Modicana del ‘700 c’ è il Museo “Tommaso Campailla” ove sono conservate le “Botti mercuriali”per la cura della sifilide realizzate dal Campailla; a Favignana ci sono i Giardini Ipogei di Villa Margherita; a Palazzolo Acreide i presepi di Giovanni Leone e a Lucca Sicula si celebra “U’cunsamentu”.
Poi ci sono i muri a secco iblei, i dolci tipici, le ninne nanne, le feste, le celebrazioni, libri e raccolte, un patrimonio straordinario che racconta la Sicilia meglio di qualunque volume o guida. Un patrimonio immateriale che l’Unesco ha già deciso di proteggere e che le regioni e i Comuni Italiani hanno recepito. Su questa scia è nata “I World”, Associazione Mondiale per la Salvaguardia e la Valorizzazione delle Identità dell’Umanità che in Sicilia ha sede nell’ex Convitto Sales di Erice e da lì ha iniziato la sua campagna siciliana.
Ieri 14 dicembre a Palermo alla Galleria di Arte Moderna è stato presentato il primo R.E.I.L., Registro delle eredità immateriali di interesse locale a cui hanno già aderito 130 comuni siciliani, 64 maltesi e un’Università brasiliana.
Il R.E.I.L ideato ed elaborato proprio dall’associazione Internazionale “I World”, rappresenta la prima ricaduta a livello locale dei principi sanciti dall’Unesco nella Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 dal Governo italiano e dalla Regione siciliana.
“Il registro è molto importante per la salvaguardia delle tradizioni orali territoriali ( a rischio di estinzione) e per l’elaborazione e l’attivazione di politiche culturali, economiche e sociali finalizzate alla valorizzazione delle identità locali come risorse per la crescita sostenibile del territorio” spiegano Dino Favuzza e Lucio Enzo Trambuzzo di “I World”.
L’iter per il riconoscimento di eredità immateriale prevede la candidatura a livello locale tramite una rete di esperti di tradizioni popolari. Poi si passa ad un comitato di saggi a livello comunale e da lì alla commissione regionale che vaglierà i requisiti di identità e popolarità sul territorio.
Della Commissione Scientifica regionale fanno parte, fra gli altri, Aurelio Pes scrittore , il Prof. Girolamo Cusimano (Direttore pro-tempore Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Palermo), il Prof. Ignazio Buttitta (Associazione Folkstudio), il Dott. Gaetano Basile (giornalista, scrittore), Marella Ferrera (Stilista e Assessore alla Cultura del Comune di Catania), il Prof. Tommaso Romano (Membro Commissione Scientifica Comune di Palermo), il Dott. Beppe De Santis (Esperto Programmazione Strategica della Regione Siciliana).
Attualmente il Patrimonio immateriale è diviso in quattro libri. Il “Libro dei saperi” in cui è stata inserita “La Scuola Medica Modicana del “700 e Le Botti del Campailla”, il” Libro delle celebrazioni”, feste , riti e tradizioni varie dove troviamo fra l’altro “U marti ri l’Itria” e le feste di San Giorgio e della Madonna delle Grazie di Modica, il” Libro delle espressioni” con i mosaici in legno di Pietro Puglisi, ed infine il “Libro dei tesori umani viventi” dove fanno belle mostra di sé i presepi di Leone di Palazzolo Acreide.
In occasione della consegna dei riconoscimenti ai beneficiari il presidente di IngegniCulturaModica, Mario Incatasciato alla presenza di antropologi, filologi, produttori di prodotti tipici ed enogastronomici, maestranze artigianali del tessile, del legno, del ferro battuto, orafi, panificatori, organizzatori di feste religiose e pagane, artisti, associazioni culturali e cantastorie, nel suo intervento di ringraziamento, intanto che venivano proiettate a cura degli organizzatori le splendide immagini riguardanti il Museo Tommaso Campailla di Modica con le “Botti Mercuriali”ha parlato della Scuola Medica a Modica nel ‘700 presentando nel contempo il libro di recente pubblicazione “Cultura e medicina nel ‘700-Tommaso Campailla e la Scuola Medica Modicana “ con cui ha omaggiato tutti presenti.