Il progetto “Lo Stato siamo noi . La legalità per il bene di tutti” vede il coinvolgimento della Provincia di Perugia e delle Province della regione Sicilia di Palermo e Catania e si attua nel quadro di una collaborazione con il Centro Studi Parlamento della Legalità. Esso nasce con l’intento di rapportare realtà diverse che possono crescere scambiandosi opinioni ed esperienze sul tema della legalità. Un'intesa è stata realizzata con l'Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria per consentire una diffusione del progetto nelle scuole del territorio.
A cura di IngegniCulturaModica , partner del progetto, e con il coinvolgimento del Comune di Modica, del Consorzio di tutela del cioccolato di Modica, della Provincia Regionale di Ragusa e dell’Ufficio Scolastico provinciale di Ragusa il progetto sarà presentato a Modica in occasione di ChocoBarocco 2010 con un convegno che si terrà presso il Palazzo Grimaldi giorno 3 dicembre in occasione dell’apertura della manifestazione. Sono previsti interventi programmati di rappresentanti istituzionali, di personaggi e testimoni in prima fila sul fronte della battaglia per la legalità, del mondo della cultura, dell’istruzione, della formazione e dell’associazionismo. Il prologo dell'intero progetto è costituito dalla mostra del pittore Gaetano Porcasi, autore delle opere che
costituiscono il Museo della Legalità, inaugurato il 15 agosto dal Ministro degli Interni, nella casa confiscata a Provenzano nel comune di Corleone. La mostra da settembre 2010 è presenteb nella Limonaia del complesso di Villa Fidelia di Spello. Dal 3 dicembre la mostra sarà allestita a Modica nel Palazzo Grimaldi e sarà visitabile per tutto il mese di dicembre,vacanze natalizie comprese.
Il progetto intende creare un processo di dialogo interculturale ed intergiovanile connotato di carattere innovativo e tecnologico, attraverso l’utilizzazione dei nuovi canali del web, come ad esempio i social network, in una vera piazza virtuale dove tutti possano incontrarsi. L’educazione alla legalità non può essere il semplice risultato di una serie di regole e di proibizioni imposte autoritariamente dall’alto e fatta rispettare con misure repressive; al contrario è preferibile che la naturale predisposizione al rispetto delle leggi sia stimolata da un incessante lavoro educativo da iniziare fin da i primi anni della scuola di base.
Per questo motivo il progetto si rivolge agli enti locali, alle scuole, ma anche alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali o a chiunque possa dare un contributo utile a diffondere capillarmente la cultura della legalità. Cultura della legalità intesa come rispetto in senso generalizzato ed esteso a tutto e a tutti.
Una legalità vista come migliore qualità della vita, con un'attenzione all'ambiente, alla salute e al rispetto dell'altro. Una legalità come garanzia di pace, dunque dello sviluppo sociale, culturale ed economico.