Il viaggio in Italia più desiderato è quello in Sicilia
Il 4% della popolazione mondiale sogna di visitare la Sicilia, ma ha forti perplessità sul sistema dei trasporti
E’ la Sicilia la meta preferita da molti turisti. Molti visitandola continuano a preferire il mare, ma apprezzano sempre più le città d’arte e le aree archeologiche e culturali. Sono soddisfatti del cibo, un po’ meno del rapporto qualità prezzo delle strutture ricettive. Bocciano il sistema dei trasporti, considerato del tutto inadeguato e sicuramente un ostacolo per lo sviluppo turistico dell’Isola.
La debolezza delle strutture limita e frena lo sviluppo del turismo in Sicilia. Per questo urge investire sul sistema dei collegamenti. Ed intanto si è sempre in attesa di avere sbloccati dal Cipe i fondi Fas per far partire i primi interventi per velocizzare la rete ferroviaria nel tratto Palermo- Catania.
Occorre rafforzare, altresì, la rete alberghiera e mettere a regime i servizi turistici partendo da ciascuna provincia.
Un turista su tre, negli ultimi tre anni, si è recato nel centro storico di una città dell’Isola, per scoprirne
l’arte, la storia, l’architettura, le tradizioni culturali. Città più visitate oltre a Taormina, Palermo e Siracusa, Ragusa, Catania, Agrigento e Modica.
E’ cresciuta anche la domanda di turismo rurale ed enogastronomico.
Si avverte nel visitatore, oggi più esigente, un significativo innalzamento delle aspettative, della sensibilità e delle attese. C’è in molti la voglia di informazione turistica, spesso con l’uso di Internet per l’identificazione delle mete. Ma sotto questo profilo, nell’offerta di notizie e servizi in rete , la Sicilia appare ancora decisamente indietro.
C’è di positivo che il godimento dell’esperienza vissuta dal turista nell’Isola è elevato, soprattutto per ciò che concerne la ristorazione e la qualità del cibo, ma anche per le visite nelle città d’arte, nei siti archeologici e culturali e nelle aree protette.
Purtroppo il rapporto prezzo qualità resta ancora elevato, i costi spesso sono ben più alti di quelli offerti da molti nostri competitori nel Mediterraneo.
Anche la crisi economica sta incidendo negativamente. Eppure sia i viaggi, come i beni tecnologici, fanno parte di quella scala di priorità a cui non si vorrebbe mai rinunciare, soprattutto da parte dei più giovani.
Ma intanto si prevede per la stagione 2009 un calo di un 40% in meno per il mercato inglese ed il 25% per il mercato russo.
La Sicilia ha il grosso vantaggio di essere ancora un prodotto molto ricercato e proprio per questo deve investire nelle infrastrutture: dalle strade agli aeroporti, compreso quello di Comiso che si spera diventi presto operativo, ai porti turistici come quello di Marina di Ragusa già prossimo all’apertura, e ai trasporti per le isole minori. Senza trascurare in questo ragionamento, la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina che potrebbe essere un’opera in grado di apportare uno straordinario contributo al turismo siciliano.
E intanto,tra non molto, sarà inaugurato a Sciacca dal Gruppo Forte un campo da golf. Specialità sportiva, quest’ultima, che potrebbe attirare un turismo ricco, capace di creare valore aggiunto così come è accaduto in Portogallo nella provincia dell’Algarve.