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TCI. Impegnarsi per salvaguardare il territorio ibleo 

E per la sua singolarità Modica è stata scelta per la quinta edizione della Giornata del Touring Club Italiano

Le tradizioni, il folclore, i beni artistici e monumentali, patrimonio dell’umanità, l’arte, la gastronomia e l’ambiente sono elementi che caratterizzano la provincia di Ragusa da guardare con grande attenzione. Si tratta di grandi risorse per una maggiore promozione dei centri iblei e quindi del turismo  a livello nazionale ed internazionale.
Partendo da queste premesse bisogna lavorare sempre meglio con gli Enti, pubblici e privati, per promuovere iniziative turistico-culturali ed ambientali ed avviare un’azione incisiva  al fine di sfruttare meglio le grandi risorse del territorio  rispondendo alle esigenze del visitatore.
Per far ciò occorre stimolare la crescita culturale e sociale del territorio del sud-est e del suo entroterra attraverso relazioni fra persone, enti, associazioni, aziende, sviluppando percorsi culturali, naturalistici ed enogastronomici  e coinvolgendo gli operatori di settore.
Occorre che ciascun operatore del luogo ,quale protagonista ed attore del proprio territorio, venga coinvolto in manifestazioni ed eventi di vario genere.
La prospettiva turistica fornisce, altresì, spunto per sensibilizzare la popolazione al rispetto dell’ambiente, forte potenziale per sostenere attività economiche tradizionali e migliorare la qualità della vita.
Obiettivo questo da concertare nell’ambito delle responsabilità delle pubbliche amministrazioni.
Necessita impegnarsi,quindi, per salvaguardare il territorio della provincia di Ragusa da ogni contaminazione salvaguardando il suo paesaggio e puntando sulle bellezze naturali, architettoniche, monumentali, sulla gastronomia, il folclore e le tradizioni.

E intanto, per la prima volta, la città di  Modica è stata scelta fra le 23  località italiane che hanno partecipato, il 19 ottobre, alla quinta edizione della Giornata del Touring Club Italiano.
Elementi che hanno caratterizzato la giornata sono stati l’arte, la cultura  e la gastronomia e la città di Modica  come dichiarato dal presidente del Touring Club Italiano Roberto Ruozi  è stata scelta per la sua "rara qualità" e per la sua "singolarità", apprezzabile particolarmente dal Belvedere di San Benedetto, uno dei palcoscenici più affascinanti della città, e dal quartiere ebraico di Cartellone.
E’ stata questa l’occasione  per raccontare a visitatori, residenti e turisti la Modica celebre nel mondo per le sue bellezze e la sua architettura il cui fascino scaturisce dal forte impatto scenografico di chiese, strade, balconi, scalinate, palazzi, realizzati con blocchi di tufo che cambiano colore con la luce del sole e dall’impianto urbanistico, con le cosiddette quinte scenografiche, pianificazione a griglia delle costruzioni.
 E  Gesualdo Bufalino nel suo “Argo il cieco” descrive magistralmente tutto ciò:

Modica…., la città  della contea, un  paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sprone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà a far da pacieri e nuvole in cielo da un campanile all’altro trafelate come staffette dei cavalleggeri del re…."

 

Dal portale  www.ingegnicultura.it   Laboratorio di progettazione e servizi per l’ingegneria e i beni culturali di Modica.
Contatti: cultura@ingegnicultura.it

Autore: Mario Incatasciato

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