Il sorpasso sull'Italia non si ferma al calcio , spazia dall'economia, all'istruzione, al cinema, alle eco energie Dopo il lontanissimo successo del ’64 la Spagna è campione d’Europa. I media iberici hanno fatto di questa gara una specie di corsa verso la gloria assoluta. Noi italiani restiamo dietro la Spagna in questo campionato europeo di calcio e non solo. Il sorpasso di questi giorni era già scritto nelle proiezioni statistiche.La Spagna cresce ad un ritmo doppio rispetto a quello dell’economia italiana. Nella grande metafora di una società che è lo sport, gli spagnoli oltre che nel calcio ci superano nel tennis con Nadal, in formula uno con Alonso, hanno vinto gli europei di pallavolo e di basket. In atletica leggera, agli ultimi europei, sono arrivati terzi e noi decimi. Nel campo cinematografico non c’è regista europeo più acclamato di Petro Almodovar, Penolope Cruz e Antonio Banderas hanno uno status da star internazionali. Gli elementi strutturali di forza sono rappresentati dalla modernità della sua economia. Essa è una economia dei servizi basati sui parametri della conoscenza, dell’informatica, dell’istruzione e della ricerca: Per ogni mille dipendenti l’Italia ne ha tre specificatamente addetti alla ricerca.La Spagna sei. Madrid spende, per ogni studente universitario, più di quanto facciamo noi . Gli investimenti per servizi legati all’informatica e alle telecomunicazioni sono superiori in Spagna. Il 45 per cento delle famiglie italiane ha un computer in casa.In Spagna il 55 per cento. Sono spagnole le due aziende –Iberdrola e Acciona- con la maggior capacità produttiva di energia eolica. La Spagna ha un ruolo di preminenza mondiale nel campo dello sfruttamento dell’energia solare termica:i suoi due colossi Albengoa e Acciona stanno costruendo centrali in tutto il mondo. La più grande banca europea è il Banco Santander che è già sbarcato nel sistema finanziario italiano.Viene dalla piccola Spagna la terza compagnia mondiale di telecomunicazioni: Telefonica che prende Telecom. La più grande catena di negozi di abbigliamento al mondo non è l’americana Gap e neanche l’italiana Benetton, ma la spagnola Zara. L’incremento del Pil spagnolo è cominciato in maniera consistente a partire dagli anni ’80. Uno sviluppo inarrestabile che ha un’impennata alla fine degli anni ’90 e si consolida nel corso degli ultimi anni. E mentre la nostra curva di crescita resta stabile quella spagnola va verso l’alto. Spiega Michele Salvati, economista ed intellettuale “Il sorpasso della Spagna era scontato, se ne vedevano i segni da tempo, ma la lezione spagnola è più politica che economica. C’entra il sistema democratico avanzato che il paese si è dato, dopo il franchismo; un bipartitismo evidente, una classe dirigente brillante e giovane” Zapatero è andato al governo a 43 anni , come Aznar, Gonzales a 40, Suarez a 43. L’Italia invia a Bruxelles i funzionari a fine carriera, in viaggio premio,mentre la Spagna affida ai neolaureati lo studio delle procedure per gli aiuti comunitari. Per Zapatero ora il prossimo obiettivo è rincorrere Francia e Germania che,comunque, ha già superato nel calcio.
da http://www.modica.info
Autore: Mario Incatasciato
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