Milano - Gentili lettori di Ragusanews,
E’ sempre piacevole ed affascinante leggere su queste colonne documenti preziosi e datati a cui non tutti hanno accesso. Ma riguardo all’articolo “Cioccolato amaro. La vera storia del cioccolato modicano, che modicano non è” forse è il caso di dire che quella che viene presentata come una eclatante scoperta in grado di sbugiardare i cioccolatai non è altro che una cosa a tutti nota e per nulla mentita.
Le prove? basta cliccare “cioccolato di modica” su google o visitare il sito web di chi a Modica ha conservato questa tradizione, la dolceria bonajuto, in tutte le interviste rilasciate negli anni alle reti nazionali e non. Sulla rete, sotto gli occhi di tutti.
“..noi lavoriamo questo cioccolato ancora con la tecnica che gli spagnoli appresero dagli aztechi e che fecero conoscere in tutta Europa allo stesso mod. Nella Contea di Modica particolarmente, questa tradizione si è conservata, nel senso che non ha avuto la forza economica di passare alla fase industriale e quindi la tecnica artigianale si è conservata..
..il cioccolato a Modica è arrivato attraverso gli spagnoli, la Contea di Modica infatti era dominazione spagnola. Noi non abbiamo avuto indirettamente la conoscenza di questo prodotto, ma l’abbiamo avuta direttamente, ovvero abbiamo avuto direttamente la conoscenza della materia prima, le fave di cacao, abbiamo avuto la conoscenza del metate, abbiamo avuto la tecnica degli aromatizzanti, cioè la cannella e la vaniglia, o meglio in senso storico, prima la vaniglia e poi la cannella. È infatti accertato e documentato che a Montezuma la cioccolata come bevanda veniva servita aromatizzata alla vaniglia e al peperoncino.
..Da noi la cioccolata, o meglio questa tecnica di lavorazione è stata sempre molto popolare.
Esistevano due mestieri diversi: il cioccolataio con bottega e il cioccolataio ambulante che possedeva solo un metate, acquistava la massa di cacao, la lavorava e poi la vendeva alle realtà popolari dei quartieri perché a Modica il cioccolato non è mai stato considerato un elemento di pregio ma un alimento” da una intervista di Franco Ruta ad Alice
Il cioccolato, di paternità azteca, è uno dei preziosi doni che la dominazione spagnola ha lasciato. Da allora Modica ha fatto vivere umilmente questa conoscenza, nelle masserie come nei palazzi. Prima di essere un prodotto da vetrina il cioccolato è una tradizione, stavolta dal sapore tutto modicano.
Mi torna utile lo spot televisivo dell’antica dolceria bonajuto. Anche li, gli americani, paracadutati a modica, col loro cioccolato non portarono nulla di nuovo.
Lo spot di bonajuto
http://www.youtube.com/watch?v=4U4cvJK3YjE
le interviste
http://www.youtube.com/watch?v=Pm3aFu7WxLc&feature=player_embedded#
http://www.youtube.com/watch?v=6x209AuVR9k&feature=player_embedded
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